VISIONI DELLA CUTE

Ideato e coordinato da Piersandra Di Matteo
con la collaborazione di Adele Cacciagrano
www.visioni.lenzrifrazioni.it 

Lenz Teatro Parma
29 Ottobre_13 Novembre

“CUTE”, nodo concettuale della XV edizione di Natura Dèi Teatri, mette in campo un’indagine sull’evidenza poetica e politica dell'esteriorità del corpo, un orientamento che si pronuncia verso la definizione di una sua “superficialità” la cui verità sta nell’esporsi: offerta senza ritegno, senza rivelazione. Gli artisti ospiti, presenze caratterizzate da una precisa cifra stilistica, muovono, in maniera differente, in direzione di una perdita degli strati, di quelle superfici sedimentate, ma visibili, dense di significato, sulle quali il corpo – in una microfisica di autocontrollo e assoggettamento – si ripiega per sottomettersi allo sguardo dell’altro.
Visioni della Cute nasce come specchio di riflessione critico-teorica di alluvioni, sedimentazioni, coaguli, corrugamenti e ripiegamenti dell’organismo scenico, attivando strategie di sguardo diversificate. Attraverso la creazione di una redazione temporanea, tracce e visioni sugli accadimenti del Festival sono restituite sottoforma di reazioni scritte, riflessioni condivise, gallerie di immagini, interviste ai protagonisti, parole-chiave. Il luogo di raccolta e concertazione dei diversi tracciati testuali è una web-platform - www.visioni.lenzrifrazioni.it , animata da un gruppo di studenti interessati all’esercizio dello sguardo e alla pratica complessa della scrittura, al cui lavoro quotidiano è affiancata la riflessione di studiosi e critici, capaci di delineare traiettorie sul modo di concepire lo spettacolo contemporaneo, la scrittura, la creazione di un immaginario.

Visioni della Cute [Skin Visions], curated by Piersandra Di Matteo,  is a space for a critical-theoretical reflection on and around the 15th edition of Natura Dèi Teatri, intended to give back, in real time, through the creation of an online platform www.visioni.lenzrifrazioni.it, traces and visions about the events/happenings of the Festival in the shape of written reactions, shared reflections, image galleries, interviews to the protagonists and key-words strictly related to the Festival’s theme “Cute” [Skin], conceptual core capable of solarizing the poetic and political evidence of the body’s exteriority in the performing arts.