Lenz Rifrazioni I PROMESSI SPOSI | 90’ LENZ TEATRO | Sala Majakovskij
Lenz Teatro | Sala Majakovskij sabato 16 novembre | h 20.30 domenica 17 novembre | h 18.30 giovedì 21 novembre | h 20.30 venerdì 22 novembre | h 20.30 sabato 23 novembre | h 20.30 domenica 24 novembre | h 18.30
Lenz Rifrazioni I PROMESSI SPOSI | 90'
da Alessandro Manzoni Première creazione per Natura Dèi Teatri #18 e Bicentenario Verdiano
Creazione < Francesco Pititto | Maria Federica Maestri Drammaturgia e Imagoturgia < Francesco Pititto Installazione e costumi < Maria Federica Maestri Musica < Andrea Azzali_Monophon Interpreti < Valentina Barbarini | Frank Berzieri | Monica Bianchi | Giovanni Carnevale | Carlo Destro Paolo Maccini | Andrea Orlandini | Roberto Riseri | Delfina Rivieri | Vincenzo Salemi | Elena Sorbi Carlotta Spaggiari | Barbara Voghera Direzione scientifica < Rocco Caccavari Cura e Organizzazione < Elena Sorbi | Ilaria Montanari Comunicazione < Eleonora Felisatti Ufficio stampa < leStaffette | Raffaella Ilari | Marialuisa Giordano Responsabile progetto riabilitativo < Paolo Pediri Luci < Gianluca Bergamini | Nicolò Fornasini Assistente alla regia < Alice Scartapacchio Osservatorio critico < Violetta Fulchiati in collaborazione con AUSL Parma - Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale – Dipendenze Patologiche con il sostegno di Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. Produzione < Lenz Rifrazioni
Tutta la storia è storia della phoné. Si dà rappresentazione solo nella pagina scritta; la storia redatta, che non è più quella storia. Ogni storia redatta è immaginaria. Puoi rivisitarla unicamente attraverso il linguaggio. (Ri)viverla "originalmente", quale messa in crisi del linguaggio. Attendibilità dei fatti (nel tuo produrti) è il tuo stile. E la mortificazione del tuo stile. Perciò "attendibile" è solo il romanzo storico. O il "discorso" su certa storia. Alessandro Manzoni è un maestro di Storia. Carmelo Bene
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A comporre la sostanza progettuale di Lenz Rifrazioni nel 2013 è l’avvio del nuovo progetto biennale (2013-2014) di creazioni sceniche dedicate all’opera di Alessandro Manzoni ed in particolare il grande romanzo storico I PROMESSI SPOSI, che si inserisce nel programma delle manifestazioni dedicate al Bicentenario Verdi-Wagner. Considerato indubbiamente il capolavoro della letteratura italiana, il romanzo è stato scomposto in ventiquattro quadri performativi e visuali installati negli spazi di origine industriale del Lenz Teatro di Parma. Al centro della ricerca drammaturgica è dunque l’opera fondativa della lingua italiana, che come nelle precedenti riletture delle classicità viene ritrascritta in visioni contemporanee e rigenerata dall’estremismo linguistico e antiretorico di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Il lavoro ultradecennale di Lenz con attori “sensibili”, ex lungodegenti psichici e persone con disabilità intellettiva, che ha maturato un percorso di ricerca unico in Europa per intensità e risultati espressivi, si innesterà sulla messinscena del grande romanzo storico manzoniano alla ricerca di una visione irrazionale e provvidenziale del teatro contemporaneo. Gli attori sensibili che, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma, compongono stabilmente il nucleo creativo dell’ensemble di Lenz, saranno di nuovo gli artefici – insieme ad un nucleo di attori storici - della riscrittura drammatica dei Promessi Sposi. Il romanzo della riscossa degli umili, degli esclusi dalla cittadinanza pur essendo il romanzo fondativo della nazione Italia. Alessandro Manzoni ha scritto: «l’Historia si può veramente definire una guerra illustre contro il tempo». Infinite storie fanno la Historia, infiniti racconti che lottano contro la condanna della dimenticanza, dell’oblìo privato. La ricostruzione di queste storie significa restituire dignità a questi cittadini senza cittadinanza. Dopo l’Hamlet nel teatro più bello del mondo i nostri Hamlets si sdoppieranno nella figura dell’Innominato con le stesse ansie e gli stessi dubbi shakespeariani: “Io qui o io non qui ...” e negli altri personaggi della maestosa opera manzoniana, riedificata in scena dai nuovi protagonisti dell’impresa. Sempre Manzoni scrive: “Tra il primo pensiero d’una impresa terribile e l’esecuzione di essa (ha detto un barbaro non privo d’ingegno) l’intervallo è un sogno, pieno di fantasmi e di paure” e così è nella realtà/finzione dei nostri “Promessi Sposi”, privi di un già delineato disegno misterioso e di divina provvidenza.
I progetti artistici di Lenz Rifrazioni sono realizzati con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Mibac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale – Dipendenze Patologiche AUSL Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Coop. Sociale O.N.L.U.S. Aurora Domus e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Parma.
The new project by Lenz Rifrazioni starts with the de-composition of the novel I PROMESSI SPOSI by Alessandro Manzoni, in 24 performative and visual tableaux installed in the previously industrial spaces of Lenz Teatro in Parma. The long-term work with people with intellectual disabilities is inserted in one of the most important pieces of Italian literature, in search of an irrational an providential vision of contemporary theatre. These ‘magnificent humbles’ take control of Manzoni’s characters in a metaphorical rebellion, strictly connected with the intransigent morality of Verdi’s human beings. Melodrama and novel are entwined in the reconstruction of lives lived for real, painted in a huge fresco of truth and representation. |