Body of Evidence Installazione || Maria Federica Maestri | Carmelo Marabello Lo spazio Ground di Lenz Teatro, memoria artistica e creativa del lungo percorso di ricerca di Lenz Rifrazioni, si anima grazie a Body of Evidence, una visionaria opera installativa curata da Maria Federica Maestri e Carmelo Marabello. Dopo Extaticus (2003) e Logografie (2004) Maria Federica Maestri, regista e creatrice degli spazi scenici di Lenz Rifrazioni, progetta insieme a Carmelo Marabello un nuovo lavoro installativo intorno alle sue opere. Carmelo Marabello insegna Visual Arts nel corso di Economia dei Beni Culturali all'Università Bocconi ed è ricercatore presso il CER.CO, centro di ricerche sull'antropologia e l'epistemologia della complessità dell'Università di Bergamo. Curatore e autore di Fuorioario dal 1992 al 2000, curatore e programmatore del Festival Internazionale del cinema di Taormina dal 1984 a 1997, ha firmato, come regista, diversi film di montaggio ed alcune istallazioni. Si occupa attualmente di antropologia delle arti e del cinema.
Quello che ancora resta. O rinviene, come posture di altri disegni, nelle inespresse possibilità delle affezioni, come già nel piccolo mantra che qualunque valigia, qualunque shopper presenta, scena privata di un teatro ordinario e talvolta primario e traumatico di piccoli effetti e appartenenze, di portatili bric a brac dell’anima quotidiana, poverissime plastiche o pelli sontuose e griffate che formano e accompagnano l’agire mobile di molte vite. O rassegnano l’agire mobile di molte morti. Ma nell’ordine aereo e trasparente delle plastiche e dei soffitti, in quest’ordine assolutamente occasionale e temporaneo, prove evidenti del respiro degli oggetti, questi reperti sembrano piuttosto rilasciarsi ed allentarsi come maschere di ossigeno di moderni cockpit collettivi. Come evidenze possibili di altri giochi, o ingaggi di linguaggi. O come riparo, appunto sospeso, traccia mimetica di eventi e di scena. Attesa lieve di altre azioni, destinazioni istantanee per gli occhi e per le diverse attenzioni. Corpi, infine, di altri possibili reati, di altri consumi, di altri e nuovi immaginabili embodiment. Come verbi cristallizzati in nomi, segni come posture 3D, evidenze di altre, possibili, prove. Vocazioni di tatto cellophanate e protette da dita, acari, anidride carbonica umana, e altre possibili intemperie. Reperti indicati e segnalati, assegnati all’indice di una nuova evidence. La prova da farsi e formarsi nel tribunale sensibile degli occhi. Sipario, senza ironia, sulla storia. Prove senza più sipario. |