Creazione, testo e danza <
Cláudia Dias
Disegno luci < Walter Lauterer
Musica < Arnold Haberl
Suon < André Pires
Fotografia < Cláudia Dias e Patrícia Almeida
Direzione tecnica < Mafalda Oliveira
Produzione < RE.AL Soutiens Centre Chorégraphique National
de Montpellier
Cláudia Dias conduce lo spettatore nei luoghi della memoria
e della geografia quotidiana di Lisbona, la sua città, attraverso
ricordi personali e collettivi, che ha raccolto misurandosi, per
la prima volta con la scrittura. La vita di ogni giorno è
protagonista, Claudia entra in scena con un sacchetto di plastica
e lo vuota accatastando oggetti di uso comune e intimo: dentifricio,
acqua, assorbenti, fiammiferi, fazzolettini di carta, filo interdentale,
gomma da masticare, nastro adesivo. Poi si spoglia e i suoi abiti
finiscono nel sacchetto della spesa. Il suo corpo diventa la mappa
di una geografia delle emozioni, gli oggetti lo ricoprono e si allargano
nello spazio per ricostruire in miniatura alcuni dei luoghi chiave
della città.
The body of the Portuguese artist, Cláudia Dias, becomes
a geographic map of Lisbon’s emotions, through personal and
collective recollections. |