Da Amleto di William
Shakespeare
Interprete < Barbara Voghera
Creazione < Maria Federica Maestri_Francesco Pititto
HAM_LET POST DICTUM è una performance di grande impatto
emozionale interpretata da Barbara Voghera, storica attrice sensibile
di Lenz Rifrazioni, che esegue assoli da Ham-let (1999),
tratto dall’Amleto di William Shakespeare, spettacolo
invitato nei più importanti festival e rassegne teatrali,
tra cui il Festival del Teatro d’Europa del Piccolo Teatro
di Milano. Dopo Ham-let Barbara Voghera continua il suo
cammino artistico partecipando alle più importanti produzioni
della Compagnia, tra cui la trilogia dedicata al Faust
di Goethe (2000-2002), e La Vita è sogno di Pedro
Calderón de la Barca nel ruolo di Clarino (2003), interpretazione
che è stata oggetto di un seminario di studi nell’ambito
del Festival di Almagro, il più importante festival di Teatro
barocco spagnolo. E’ la protagonista di Biancaneve e Pollicino
nel Progetto Grimm (2001-2002), visionari allestimenti presentati
in tour nelle capitali europee. E’ tra le interpreti di Ritratti,
spettacolo presentato nell’ambito delle manifestazioni organizzate
da Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Nel 2006 è
interprete straordinaria di Shakespears Geist di Jakob
Lenz. Il disegno drammaturgico di Ham-let mette al centro
della riscrittura shakespeariana, curata da Francesco Pititto, il
processo di simulazione poetica della follia che porta a compimento
il destino tragico di Amleto, la piena verità della finzione.
La regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto innalza sul
piedistallo del monumento tragico l'attore eroe del teatro contemporaneo.
“Come un’attrice che niente recita ma tutto dice davvero,
Barbara Voghera – interprete storica dell’estetica lenziana
- riassume in un tempo unico il suo sapere teatrale. Lei è
il teatro, esprime l’unica verità possibile della rappresentazione
poiché non disgiunta dall’essere qui e ora. E’
una trance non intellettuale lo stato performativo che propone,
è quella trance di cui molti hanno favoleggiato, la leggenda
del fuori da sé che in lei è diventata consuetudine,
disciplina, lavoro teatrale. Si prepara per mesi, con metodo e ripetizione,
poi il contatto con lo spettatore diventa solo un esercizio appena
differente nel fluire del testo. I personaggi dei frammenti monumentali
si fondono in unica voce prepotente e potente che riafferma l’originalità
del timbro e del movimento musicale. Il gesto non è mai a
descrivere ma diventa forma precisa di un nuovo intendere il mondo
e la relazione umana. Una grande attrice contemporanea oltre la
soglia della finzione e del normale.”
Listening to the well-known nonoloque “to be or not to be”
wich becomes on this occasion, I here, or not i here”, gives
us a different and lacereting emotion. |