_L’IMPRONTA DI UN DIO

L’IMPRONTA DI UN DIO

da Juan de La Cruz , Friedrich Hölderlin, Cristina Campo, Clemente Rèbora, Pier Luigi Bacchini
mise en parole _ drammaturgia > Francesco Pititto
interprete > Valentina Barbarini

Nella decima edizione di Natura Dèi Teatri la scelta diversificata di autori poetici permette, tra gli altri, di focalizzare l’attenzione su Pier Luigi Bacchini: la sua poesia rifiorisce tra specie diverse, tutte però interroganti il mistero della vita e della morte. Ognuno di questi autori è Segno, non lasciano segni, ma essi stessi sono il Segno. Nelle crepe del mondo vivono il silenzio e lì si accostano, riparati, al frastuono del tempo, ai fortissimo del vivere e del trapassare. Del ciclo perpetuo. La noche oscura, il lampo nero, la sragione, l’enormità senza limite dell’uomo, i sempiterni, i superni li hanno rigettati, dopo la tempesta, su rive in conoscibili, e indicibili. Lì, nella risacca, si ridonano a noi dopo il naufragio.

 

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