_INTRO

Adorazioni e visioni,
nella periferia del mondo la selva oscura del Cammino
lascia spazio alla Imago del pensiero.
Corpi penitenti in_crociano l’altrui esperienza senza chieder
nulla in cambio, se non la gioia dell’esser qui e adesso.
Volano sopra un tappeto invisibile, volano “perché un tappeto
che vola è terra spirituale” ci insegna la Campo.
Esistiamo, rappresentiamo. Come Caperucita,
il Cappuccetto Rosso di Garcia Lorca, vuole andare fino alla casa della Vergine l’artista pretende di penetrare
il luogo del mistero.
“Entrerai nella Gloria. Tu vedrai i Santi!” dice San Francesco
che accompagna Caperucita smarrita nel bosco.
Karen e la piccola Sirena abitano da sempre laggiù nel cielo o lassù
nel mare, lì o là dove scendono o salgono i corpi morti degli uomini
della terra come statue di sale.
La fiaba è come la preghiera, o una poesia, o l’orto misterioso del
Cantico dove l’anima è impegnata solo a sorvegliare, da quando
Inizia la primavera, la crescita dei fiori.
La terra è solo una pentola capovolta.