Barbara De Dominicis | Aude François 

Barbara De Dominicis, oltre a fare uso della voce, ama raccogliere suoni, manipolarli ed inventare trame sonore.Tra i suoi progetti si ricordano Poe-Si (con Marco Messina dei 99 Posse e Mirko Signorile), Cabaret Noir e Kuul_MA. Nel 2008 pubblica come solista Anti-Gone e inizia una collaborazione con la violoncellista canadese Julia Kent. Le loro performance (inizialmente sotto il nome di Intermittenze) presto diventeranno un progetto stabile e in progress dal nome Parallel41. Tra i suoi lavori sonori Whimsical Cartography e Re_di_Sound (omaggio a Marcel Duchamp). Il suo crescente interesse per il paesaggio sonoro la porta a concepire A Tale of Two Cities, audio collage volti a ritrarre analogie e differenze di due città sullo stesso parallelo, Napoli e New York. Tra i suoi progetti: Exquisite What!, La Reverie/La Sogneria, spazio multimediale legato al sogno in cui si potrà "entrare" (in mp3) nel racconto di un sogno o di più sogni. Di recente è stata invitata da GIRRLSOUND (un'organizzazione australiana a sostegno delle donne che lavorano nel sonic e digital art) a curare e produrre una serie di podcasts radiofonici con l’intento di promuovere la diffusione di lavori di artiste a cavallo tra net.art, sound art e audio documentario. Attualmente sta lavorando a “Quasi.Memory”, un'installazione sonora che fa uso di memorie private ri-trovate. Dal 2012 è membro dell’AIPS (archivio italiano dei paesaggi sonori).

Aude Francois è un’artista multidisciplinare che vive tra Parigi e Berlino, che lavora con la performance, la fotografia, il suono e i video live. Presenta regolarmente le sue performance video in festival internazionali.

Il suo immaginario gioca con le strutture narrative, sviluppando universi intimi e onirici, ed esplorando varie forme di interazione fra corpo, immagini in movimento, narrazioni decostruttive e una mitologia personale. Le sue performance articolano protocolli di scenografie dal vivo che includono il video come medium ambientale, spesso utilizzando immagini catturate in tempo reale, considerando la scatola nera come un possibile spazio del sogno, in cui i suoni e le immagini comunicano in un viaggio poetico e narrativo.

Ha sviluppato diverse collaborazioni di successo con musicisti elettronici e acustici internazionali, producendo una serie di performance in cui manipola il tempo e le immagini in strutture in evoluzione continua.

I suoi lavori oscillano tra il medium digitale e quello analogico, combinando in modo originale tecniche di confine fra l’immagine in presa diretta e il suono digitale e acustico. Spesso utilizza lavagne luminose, proiettori per diapositive, macchine da scrivere, orologi, che sono amplificati da micro microfoni a contatto, combinati con suoni acustici e digitali. Usa videoregistrazioni dal vivo e campioni video preregistrati, qualche volta combinati con linguaggi di programmazione, come Pure Data, allo scopo di sviluppare una stretta interazione tra gli eventi video, e quelli sonori. Affascinata dall’immaginario arcaico e dagli oggetti meccanici, crea anche costumi e scenografie, costruiti per immergere il pubblico in una scatola onirica, in cui usa la sua figura come un “personaggio” capace di rimettere in scena una memoria dimenticata all’interno di un viaggio poetico.

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Aside from using her voice, Barbara De Dominicis loves to collect sounds and modify and create soundtracks. Among her projects to be recalled Poe-Si (with Mirko Signorile and 99 Posse’s Marco Messina), Cabaret Noir and Kuul_MA. In 2008 she published the solo-piece Anti-Gone and she began collaborating with the Canadian violinist Julia Kent. Their performances (initially under the name Intermittenze), soon become a stable and forward looking project titled Parallel41. Her musical works include Whimsical Cartography and Re_di_Sound (tribute to Marcel Duchamp). Her growing interest in the music scene leads to the creation of A Tale of Two Cities, an audio-collage which recreate the analogies and differences of two cities on the same latitude, Naples and New York. Among her projects: Exquisite What!, La Reverie/La Sogneria, a multimedia space linked to the dream in which you can “enter” (in mp3) into the narration of a dream or of many dreams. Recently she was invited by GIRRLSOUND (an Australian organisation supporting women working in the sonic and digital art scene), to develop and produce a series of radio podcasts with the aim of promoting the diffusion of artistic works spanning net.art, sound art and audio documentary. Currently she is working on “Quasi.Memory”, a sound installation which uses rediscovered private memoirs. Since 2012 she is a member of AIPS (Archivio Italiano Paesaggi Sonori (“archive of Italian soundscapers”).

 

Aude Francois is a french video artist living in Berlin, working with performance, sound and photography. Her works develop dreamy and intimate universes, exploring various forms of interplay between body, images in motion, deconstructive narrations and self-mythology. Collaborating with various artist she develops audio- visual real time performances where she manipulates time and images in evolving structures.